Londra – L’agonista del GLP-1 Exenatid non è riuscito a rallentare la progressione dei sintomi motori nel morbo di Parkinson in uno studio di fase 3 (Lancet 2025; DOI: 10.1016/S0140-6736(24)02808-3). Dopo due anni, non c’è stato alcun vantaggio rispetto al placebo.
Studi precedenti avevano fornito indicazioni positive, ma nell’attuale indagine su 194 pazienti, il gruppo Exenatid ha addirittura peggiorato un po’ di più rispetto al gruppo placebo. Anche le analisi di imaging e biomarcatori non hanno confermato alcuna efficacia.
Nonostante questa battuta d’arresto, i ricercatori continuano a testare gli agonisti del GLP-1: lo studio GIPD sta esaminando Semaglutide per il Parkinson, mentre Evoke ed ELAD ne stanno testando il potenziale per l’Alzheimer. I risultati sono ancora in attesa.